La fortuna è una di quelle cose che si hanno o non si hanno. C'è chi nasce con la fortuna e chi nasce con la sfiga. Un po' come la storia di Paperoga e Paperino, uno ce l'ha, l'altro non ce l'ha, e non ci puoi fare nulla. Puoi provare e riprovare a far girare quella fortuna, che gira e gira, ma non ti capita mai. E' una di quelle cose: "Per tutto il resto c'è MasterCard". Eh infatti, per tutto il resto. E la differenza tra chi la fortuna ce l'ha e chi non ce l'ha è molto semplice, ed anche visibile agli occhi di tutti. Infatti uno fa una valanga di cene con gli amici del Liceo o rispolvera le antiche foto di famiglia con occhi lucidi, mentre l'altro usa MasterCard e si compra schermi 50'' aquos di Sharp uno dopo l'altro. Non che per ciò l'intestatario della MasterCard sia migliore dell'altro, solo per dire che forse ha un po' più di "fortuna".
C'è chi, invece, questa situazione innata di fortuna-barra-sfortuna non l'accetta, e si inventa detti del tipo: "La fortuna aiuta gli audaci" e così via.
La fortuna aiuta i fortunati, punto. Anzi, la fortuna muove il caso, che aiuta i fortunati. Per transitività si torna al primo assioma.
E credo proprio che di questo avviso sia Monte (ai praticanti dell'inglese maccheronico suona come Money, tenetelo presente perché non è un dettaglio inutile) Pittman. Infatti una sera al David Letterman's Late Show appare Madonna. Sì, Madonna, la pop-star. Una diva in carne ed ossa che canta, balla, suona...no, fermi, suonare non suona. Accanto a Madonna infatti c'è un tipo con la chitarra, che col plettro tutto sommato se la cava! E visto che ora vivi a Longview, TX, ti viene subito fatto notare che il tipo, a nome Monte Pittman è nativo della città "della lunga vista". Eh vabbè dico io, anche Cipollini è di Lucca!
Maledizione. A volte mi chiedo veramente perché continui a lanciare queste sfide agli americani; ne sanno sempre una più di te, e male che vada il loro migliore amico è anche un veterano di una di quelle leghe professionistiche a tre lettere, tipo NBA, NFL, NHL, MLB. Cosette insomma.
Monte, dopo l'infanzia passata a Longview, si diploma e cerca di guadagnarsi da vivere tra un lavoretto e l'altro. Ma la fortuna è assai meschina con lui, e nonostante tutta la buona volontà e una passione sfrenata per la musica, non gli viene concesso molto. Così, chiusa baracca e burattini, si muove in una delle tante direzioni che la città “della lunga vista” ti permette di osservare. E così il tipetto, appassionato di musica, si è intanto procurato un lavoro in un music-store a 3 piani sulla Sunset Avenue, Los Angeles. Un po' come dire in Via Condotti a Roma. E allora lasciata l'abitazione a Longview, si sale in macchina e si percorrono i 2000 km che separano la cittadina texana dalla meta, che per Monte rappresenterà una Terra Promessa. Terra Promessa che tuttavia non si presenta subito come d'incanto. Infatti il povero Mr. Pittman ha come unica abitazione, oltre al music-store in cui lavora, il sedile posteriore della sua auto.
Ma l'assioma suddetto non si discute, e Monte essendo fortunato, viene aiutato.
In uno dei suoi tanti giorni lavorativi al music-store, uno sconosciuto entra, guardandosi intorno con aria interrogativa.
"Ha bisogno di qualcosa Signore?", "Cerco qualcuno che dia lezioni di chitarra a mia moglie, a chi posso rivolgermi?", "Guardi ha trovato la persona giusta.". Veloce scambio di chiacchiere alla fine delle quali la vita di Monte, a sua insaputa, non sarà più la stessa. Al commesso viene infatti dato un pezzo di carta con su scritto un indirizzo. E così Monte, da bravo maestro, si presenta al suddetto indirizzo il giorno stabilito. Davanti ai suoi occhi si profila una tenuta che, nonostante il nostro tipo non sia pratico di questi posti da milionari, capisce subito che c’è qualcosa che non va. Anzi che va, eccome se va. Quando infatti il maestro chiede di vedere l’allievo si profila davanti una faccia abbastanza conosciuta. Ah si deve essere quella lì…sì sì, quella di Like a Virgin, American Pie. La signora Ciccone, Madonna per gli amici. Lo sconosciuto del music-store? Guy Ritchie! Per uno nativo di Longview probabilmente niente di più di un giocatore dei Cowboys. Anzi, molto meno.
Da tre anni a questa parte, la Signora Ciccone ha deciso che è più comodo portarsi in giro il chitarrista piuttosto che suonare la chitarra ogni volta. E così il “caso” ha voluto che Monte si girasse mezzo mondo e facesse veramente tanta “fortuna”. Per chi poi risiede nello stivale italico rimandiamo il suo nome a quel "money" sopra citato, sinonimo sotto certi aspetti, di fortuna.
La fortuna aiuta i fortunati. Sembrerebbe assioma non confutabile.
Jacopo.