Avviso ai naviganti: questo "articolo" è puramente a carattere personale e interesserà (forse) una, due persone.
24 agosto 2007 (o giù di lì),
tornavo da un viaggio in Francia, da una settimana sull'oceano, da un paesaggio fatto di dune, onde e surfisti. Quello stesso giorno ho attraversato mezza Francia, dalle viti del Cognac, agli acquedotti della Provenza, per finire agli yacht di Monaco. E poi? A casa. Fine.
Anzi no. Ore 7, allenamento. Si torna alla vita di tutti i giorni. Ecco ora sì: fine.
E invece no. Entro nello spogliatoio (sicuro di aver imbucato quello giusto), e come ogni anno chi ci ritrovo nel solito angolo? Eu. Tra saluti e cose varie mi dirigo verso il mio angolo (che alla fine è quello adiacente a quello del compagno). C'è un'altra borsa, con una strana scritta sopra. Mai vista tale borsa in territorio pesciatino. Perciò la sposto e mi riapproprio del mio amato angolo. Ma è l'ora di cominciare: si va in campo, e un omuncolo dirige la nostra preparazione atletica, un omuncolo (con una strana astronave gialla della Ford) che con nostra grande gioia non ci lascerà fino alla fine dell'anno. Ma so che ci sono novità, per cui mi avvicino al compagno di angolo e chiedo, visto che le pubbliche relazioni in società le tiene lui. Dice:"Ce n'è due o tre n(u)ovi, uno lo conosci...", "Ok, e gli altri?", "Prossima domanda?". Aveva ragione. Da quel momento, il mio, suo, il nostro mondo, non sarebbe più stato lo stesso. Saremmo passati attraverso tutto, e dico veramente tutto. Allenamenti (rigorosamente Matteoliani), partite (altrettanto Matteoliane), giornate, serate (soprattutto), bevute (non ne parliamo), i******ture, c*****e (più delle bevute)...e poi?
Vado via. E dove? In America. Perchè la vita se è facile non ci piace. Ma più che altro se son qui a scrivere è perchè il caso ha voluto che quello sport che c'aveva riuniti, quel sabato (l'aggettivo mettetecelo voi) non aveva partite in programma. Sennò? Altra storia.
Comunque sia, grazie di tutto Mecchin. E grazie anche a te Eu. La foto è per voi, perchè prima o poi dovrete vederla quella città!
Ah, e grazie anche a tutti gli altri.
P.S.: quella borsa, la cui scritta non nominerò invano, si appropriò del mio angolo, ma solo su mia gentile concessione verso un (gradito) ospite.
Jacopo.